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Smaltimento rifiuti tossici da laboratorio

Smaltimento rifiuti tossici da laboratorio. Segui i 7 passaggi elencati di seguito e rispetta popolazione e ambiente! Eco-ambiente Milano

Smaltimento rifiuti tossici da laboratorio

Per proteggere al meglio la popolazione e l’ambiente è buona cosa saper fare un giusto smaltimento dei rifiuti per categoria.

Ad esempio lo smaltimento di rifiuti speciali per tatuatori o ospedalieri. In particolare in questo articolo parliamo di quelli tossici e chimici.

Sono presenti dei regolamenti specifici federali e statali che richiedono che tutti i generatori di rifiuti chimici ricevano una formazione e seguano le corrette procedure di gestione e smaltimento di essi.  A questi regolamenti sono associate sanzioni pecuniarie e civili.

In seguito vediamo 7 passaggi fondamentali per capire come smaltire i rifiuti chimici da laboratorio.

Smaltimento rifiuti tossici da laboratorio: passaggio 1

Il primo passaggio è quello di conoscere i prodotti chimici.

Questi tipi di rifiuti sono un termine ampio e comprendono molti tipi di materiali.

Quindi in seguito elenchiamo alcuni esempi di rifiuti chimici da laboratorio per aver un’idea più chiara:

  • Sostanze chimiche di grado reagente inutilizzate e in eccesso;
  • Prodotti usati per esperimenti e ricerche;
  • Batterie;
  • Qualunque cosa entrata a contatto con sostanze chimiche (soprattutto oggetti taglienti);
  • Solventi;
  • Oggetti contenenti mercurio;
  • I prodotti chimici utilizzati per la creazione di pellicole fotografiche;
  • Pesticidi e bombole di gas e aerosol (non vuote);
  • Polveri finemente suddivise;
  • Siringhe contaminate, aghi, lamette, pipette e puntali;
  • Computer / apparecchiature elettroniche;
  • Glicole etilenico;
  • Vernici;
  • Lampadine fluorescenti;
  • Detergenti custodiali e industriali;
  • Resine non polimerizzate (fenoliche, epossidiche, stirene, ecc …);
  • Coloranti e smalti;
  • Solventi sgrassanti;
  • Fluidi per freni / trasmissione / servosterzo.

Smaltimento rifiuti tossici da laboratorio: passaggio 2

Suddividiamo lo smaltimento in categoria.

  • Rifiuti liquidi
    Utilizzare un contenitore in polietilene a bassa densità Nalgene (un tipo di materiale apposito). Non usare flaconi di vetro e di plastica.
    I contenitori Nalgene non devono entrare a contatto con alcuni materiali, esempi:
  • Acido butirrico;
  • Disolfuro di carbonio;
  • Nitrobenzene.

 

  • Liquidi corrosivi sfusi
    utilizzare i contenitori Justrite. 
  • Flussi di rifiuti solidi
    Rifiuti solidi stati a contatto con sostanze chimiche. Ad esempio guanti, asciugamani di carta, ecc.
    Procedure:
  1. Usa contenitori robusti e coperchi;
  2. Applica un’etichetta al contenitore;
  3. Ricopri il contenitore con tre sacchi;
  4. Non sovraccaricare i contenitori.

 

  • Oggetti taglienti contaminati
    Se un oggetto affilato è contaminato chimicamente, posizionalo in un contenitore per oggetti taglienti etichettato con un’etichetta arancione.

 

  • Contenitori chimici vuoti
    Smaltimento:
  • Risciacquo triplo con acqua;
  • Posiziona l’etichetta;
  • Non riposizionare il tappo sul contenitore;
  • Posiziona i contenitori vuoti nel cassonetto.

 

  • Bombole di gas
    Controllare sempre per assicurarsi che tutte le etichette sulle bombole di gas siano in buone condizioni e leggibili. Contattare il fornitore della bombola e concordare un reso, se possibile.

 

  • Riciclaggio e rifiuti di laboratorio
    Alcuni materiali di laboratorio possono essere riciclati altri no.Materiali di laboratorio che possono essere riciclati:
  • Vetro trasparente;
  • Lattine di metallo;
  • Apparecchiature elettroniche;

Materiali di laboratorio che non possono essere riciclati:

  • Bottiglia di vetro rivestita di plastica;
  • Scatole solo vetro;
  • Coloranti e smalti;
  • Solventi;
  • Fluidi per freni / trasmissione / servosterzo.

Smaltimento rifiuti tossici da laboratorio: passaggio 3

Come si etichetta un contenitore.

 Una volta capito il tipo di rifiuto e averlo suddiviso nell’apposito contenitore dovrà essere etichettato. Andrà applicato subito dopo aver inserito i rifiuti nel contenitore. Inoltre ci sono indicazioni sul retro dell’etichetta. Esse sono progettate per soddisfare i requisiti normativi, pertanto ogni informazione sull’etichetta è fondamentale e deve essere completata.

Segui il seguente processo:

  • Il generatore è la persona che compila l’etichetta dei rifiuti, non il gruppo di laboratorio;
  • Inserisci la data in cui i rifiuti sono stati aggiunti per la prima volta.
  • Compila l’edificio, il numero della stanza e il numero di telefono dove è possibile contattarti;
  • Cerchia i vapori di scarico appropriati;
  • Elencare ogni componente dei rifiuti fino all’1%;
  • Utilizzare solo nomi chimici comuni.

Non usare:

    • Abbreviazioni
    • Simboli chimici
    • Nomi commerciali
  • Selezionare le caselle appropriate per il flusso di rifiuti.

Smaltimento rifiuti tossici da laboratorio: passaggio 4

L’aggiunta dei rifiuti.

È possibile aggiungere rifiuti solo dopo aver scelto il contenitore appropriato ed etichettato.

Tutto il personale che lavora con i rifiuti chimici deve indossare:

  • Occhiali di sicurezza o antispruzzo per i liquidi;
  • Camice da laboratorio;
  • Guanti specifici.

Procedura per i rifiuti liquidi:

  • Smaltisci i rifiuti liquidi in una cappa aspirante;
  • Controlla l’etichetta per inserire il rifiuto nel contenitore corretto;
  • Mettere il contenitore in un ulteriore contenitore;
  • Togli il tappo;
  • Usa un imbuto;
  • I rifiuti vanno inseriti lentamente, se noti una reazione interrompi subito l’operazione;

Procedura per i rifiuti solidi:

  • Procurarsi ed etichettare un contenitore;
  • Apri il sacchetto;
  • Aggiungi i rifiuti;
  • Sigilla con un grosso fermaglio;
  • Sigilla il coperchio.

Come conservare i rifiuti: passaggio 5

È molto importante saper conservare i rifiuti chimici.

Possono altrimenti verificarsi esplosioni attribuibili alla conservazione errata di rifiuti chimici. Ad esempio, se si etichetta male un contenitore, potrebbero essere aggiunti altri prodotti che potrebbero creare una reazione sbagliata. Un esempio che possiamo portare è l’acido nitrico e i solventi organici che sono estremamente incompatibili e il contenitore in un breve periodo di tempo genera pressione ed esplode.

Attieniti alle regole dello stoccaggio corretto per non causare danni all’ambiente o a te stesso.

Come proteggersi:

  • I contenitori dovranno essere sempre chiusi, tranne quando dovranno esserne aggiunti altri o rimossi;
  • I rifiuti chimici dovranno essere messi nei contenitori e in sistemi di contenimento secondario in base al livello di pericolo;
  • Conservare tutti i contenitori per rifiuti liquidi sfusi in armadietti appropriati;
  • Non conservarli in, armadi infiammabili corrosivi o sotto cappa aspirante;
  • Non conservare troppi rifiuti nel tuo laboratorio;
  • Riempi i contenitori fino al 90%.

Il controllo e la rimozione: passaggio 6-7

Tutte le aree dove si accumulano dei rifiuti chimici devono essere controllate settimanalmente.

Dove il personale di laboratorio dovrà ispezionare tutti i rifiuti chimici in magazzino per garantire ciò:

  • Che non ci siano contenitori che perdono;
  • Tutti i rifiuti devono avere l’etichetta giusta;
  • Tutti i contenitori sono sigillati;
  • Controllo dei liquidi che siano immagazzinati in contenitori di contenimento secondario;
  • I rifiuti incompatibili devono essere messi lontani;
  • Che non ci sia un accumulo eccessivo di rifiuti in magazzino.

Infine l’ultimo passaggio è la rimozione.
Una volta che un contenitore di rifiuti chimici è pieno, contattare un’azienda specializzata per rimuovere il contenitore. Oltre a ciò, quando un contenitore pieno di rifiuti chimici è rimasto in laboratorio da più di un anno, va subito rimosso.

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Rifiuti speciali ospedalieri

Quali sono i rifiuti speciali ospedalieri? abbiamo creato un elenco di essi con tutti i problemi che potrebbero causare. Eco-ambiente Milano

Rifiuti speciali ospedalieri

I rifiuti sanitari sono quei rifiuti appunto, che vengono a contatto con i fluidi corporei.

Insomma tutti quegli oggetti che vengono utilizzati nelle diagnosi, nel trattamento o nell’immunizzazione degli esseri umani.

In precedenza questi rifiuti venivano smaltiti come se fosse normale spazzatura. In seguito veniva inserita negli appositi contenitori (sacchetto o scatola che sia). Con il tempo però ci si è resi conto che un processo del genere poteva solo diffondere malattie, infezioni e virus. Scatenando anche epidemie.

Invece, oggi, i contenitori e le borse a rischio biologico visti negli ospedali e negli studi medici vengono utilizzati per rimuovere in modo sicuro oggetti appuntiti. Ad esempio aghi e cateteri che contengono sangue umano o fluido corporeo.

Inoltre possiamo considerare rifiuti ospedalieri anche i tovaglioli di carta, salviette, guanti, siringhe senza aghi, bende o qualsiasi materiale utilizzato per le cure mediche.

Le siringhe con aghi o oggetti appuntiti sono pericolosi, perché possono perforare i sacchetti essendo oggetti appuntiti. Quindi richiedono un contenitore speciale per una protezione aggiuntiva.

Rifiuti speciali ospedalieri: tipi di rifiuti

È presente una vasta gamma di rifiuti, andiamo a suddividerli in categorie:

  • Rifiuti infettivi: rifiuti contaminati con sangue e altri fluidi corporei;
  • Patologici: tessuti, organi o fluidi umani e animali (es. carcasse);
  • Taglienti: siringhe, aghi, bisturi e lame usa e getta;
  • Chimici: come i solventi, disinfettanti, sterilizzanti per metalli etc.
  • Farmaceutici: farmaci e vaccini scaduti, inutilizzati e contaminati;
  • Citotossici: rifiuti contenenti sostanze altamente pericolose o cancerogene. Ad esempio i farmaci utilizzati nel trattamento del cancro;
  • Radioattivi: come prodotti contaminati da radionuclidi compreso materiale diagnostico radioattivo o materiale radioterapico;
  • Generici: rifiuti non tossici.

Le principali fonti di spreco sanitario sono:

  • Ospedali e altre strutture sanitarie;
  • Laboratori e centri di ricerca;
  • Centri mortuari e di autopsia;
  • Laboratori di sperimentazione e ricerca sugli animali;
  • Servizi di raccolta;
  • Case di cura per anziani.

Rifiuti speciali ospedalieri: rischi per la salute

I rifiuti speciali ospedalieri contengono delle particelle dannose per l’essere umano. Esse possono infettare i pazienti e il pubblico in generale.

Vediamo gli effetti negativi sulla salute che possono causare questi tipi di rifiuti:

  • In primo piano ci sono le ferite provocate da oggetti taglienti, come aghi e bisturi;
  • Esposizione tossica causata dai prodotti tossici come i farmaci scaduti, antibiotici o prodotti citotossici.
    Oppure anche e sostanze come il mercurio;
  • Le ustioni chimiche provenienti dai disinfettanti o liquidi per la sterilizzazione;
  • Inquinamento atmosferico, causato dall’incenerimento di determinati materiali ospedalieri;
  • Lesioni e ustioni causate dalle radiazioni.

Gli oggetti taglienti

Ora vediamo nello specifico gli oggetti taglienti.
Non tutti gli oggetti taglienti come aghi, bisturi e quant’altro vengono smaltiti in modo totalmente sicuro. Ciò crea un rischio di lesioni e infezioni e più grave, un’opportunità di riutilizzo.

Inoltre le iniezioni da aghi e siringhe contaminate nei paesi a basso e medio reddito si sono ridotte in modo notevole negli ultimi anni. Ma nonostante il progresso, nel 2010 le punture o iniezioni hanno causato molti casi di HIV e Epatite B e C. Esistono inoltre anche problemi e pericoli aggiuntivi.

Ad esempio durante lo smistamento fatto manualmente di rifiuti pericolosi ospedalieri.
In particolare questo tipo di rischio è presente in paesi con medio-basso reddito. Smistando i materiali in modo manuale c’è più rischio di essere punti o infettati.

Il nostro ambiente

Lo smistamento dei rifiuti talvolta possono causare anche danni all’ambiente oltre che all’essere umano. Vediamo degli esempi:

  • Lo smaltimento dei rifiuti sanitari nelle discariche, se non sono costruite a modo, può portare a inquinare le acque potabili.
  • Il trattamento dei rifiuti sanitari con disinfettanti chimici potrebbero rilasciare sostanze chimiche nell’aria e sul suolo.
  • L’incenerimento dei rifiuti molto pericoloso, rilasciando tossine e sostanze inquinanti nell’aria.
  • Solo i moderni inceneritori (funzionanti a 850-1100 ° C) e dotati di apparecchiature di depurazione dei gas possono limitare in modo notevole questo tipo di inquinamento.

Le alternative all’incenerimento, possono essere, le microonde oppure il vapore integrato con la miscela interna. Essi riducono al minimo la formazione e il rilascio di sostanze chimiche o emissioni pericolose.

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