Pulizia

Differenza tra pulizia, sanificazione e disinfezione

Qual è la Differenza tra pulizia, sanificazione e disinfezione? come vanno svolte in modo corretto? scoprilo con Eco-ambiente.

Differenza tra pulizia, sanificazione e disinfezione

Una cosa importante in questo periodo di COVID-19 è quella di disinfettare casa tua e le superfici. Gli edifici puliti sono sicuramente edifici più sani. Edifici più sani portano a persone più sane. Ora ci concentriamo sulla salute e la sicurezza, dobbiamo davvero capire come la pulizia, la sanificazione e la disinfezione contribuiscono a questo obiettivo.
La pulizia, la disinfezione e la sanificazione prevengono malattie e germi. Questi termini sono usati come se avessero un unico significato, però è importante notare che in realtà sono diversi.
Alla base abbiamo la pulizia, viene usata per togliere lo sporco da una superficie. Subito dopo abbiamo l’igienizzazione questo metodo rimuove i microbi e uccide i batteri. E infine la cosa più importante, la disinfezione, il metodo di pulizia più definito.

Differenza tra pulizia, sanificazione e disinfezione: la pulizia

Pulizia significa togliere i germi.

“Rimozione di sporco visibile, detriti, microrganismi e sostanze organiche dalle superfici; non eliminerà i germi ma ne ridurrà il numero rimuovendo parte della materia contaminata.”

Come possiamo leggere, la pulizia viene fatta solo per rimuovere lo sporco e i microorganismi in eccesso.  Di solito l’utilizzo di un panno o una salvietta in combinazione con un detergente, sapone o solvente è quello che si utilizza. La pulizia aiuta a ridurre il numero di germi che possono causare infezioni; sappiate però che non uccide in modo definitivo i germi.

Essa è solo il primo passaggio di un processo completo, ma comunque fondamentale che non va assolutamente eliminato. Anche se si intende disinfettare o disinfettare l’area, rimuovere in anticipo polvere di sporco visibile, impronte digitali e altri segni rende sicuramente tutto molto più efficace nel momento in cui si andrà appunto a igienizzare e disinfettare l’area.

Differenza tra pulizia, sanificazione e disinfezione: la sanificazione

Sanificare o igienizzare sono sinonimi e significano entrambi ridurre i germi.

“Riduzione dei batteri a livelli di sicurezza per diminuire il rischio di infezione; potrebbe non uccidere tutti i virus.”

Quindi il secondo passo dopo la pulizia è appunto la sanificazione, dove essa uccide una maggiore quantità di batteri ed è necessaria per qualsiasi superficie che venga a contatto con gli alimenti.
Secondo la definizione, un disinfettante è “una sostanza chimica che uccide il 99,999% dei batteri” specifici del test in 30 secondi nelle condizioni del test.
Infatti, mentre i disinfettanti possono uccidere la maggior parte di alcuni tipi di batteri, sicuramente le tecniche e i prodotti utilizzati per sanificare, non possono eliminare tutti i virus se usati da soli.

Differenza tra pulizia, sanificazione e disinfezione: la disinfezione

Invece a differenza dei primi due metodi, disinfezione significa proprio uccidere i germi.

“Eliminazione di agenti patogeni e microrganismi patogeni, ad eccezione delle spore batteriche.”

Insomma, disinfettare una superficie significa nient’altro che l’utilizzo di sostanze chimiche per eliminare totalmente i batteri. La disinfezione non significa necessariamente che lo sporco, i germi e le impurità vengano rimossi dalla superficie, ma uccidendo i germi si riduce il rischio di diffusione dell’infezione.

Il dubbio che più ci sorge è: la differenza precisa di sanificazione e disinfezione, qual è?
È il tipo di sostanza chimica che si usa. E in secondo luogo, il tempo di permanenza di questa sostanza sulla superficie contaminata.
Per molti disinfettanti, 10 minuti è il tempo di permanenza appropriato. Inoltre, assicurarsi di leggere le istruzioni sul prodotto per essere certi di svolgere una corretta disinfezione.
Per mantenere un ambiente sicuro, assicurarti di svolgere, dalla pulizia alla sanificazione e disinfezione.

Quali superfici devo pulire e disinfettare? Come farlo in sicurezza?

Per prevenire la diffusione dell’infezione, pulire e disinfettare regolarmente le superfici e gli oggetti che vengono toccati spesso. Ad esempio, in casa tua, maniglie, rubinetti, interruttori della luce, telecomandi e giochi dei bambini.

Quindi come posso disinfettare questi elementi in totale sicurezza?

Importante che:

  • Li riponi nei contenitori in cui sono entrati;
  • Seguire sempre le istruzioni sull’etichetta;
  • Non mescolare  disinfettanti a meno che le etichette non dicano che è sicuro farlo. La combinazione di alcuni prodotti può causare lesioni gravi o addirittura la morte;
  • Usa i guanti per proteggere le mani e se serve proteggi gli occhi durante l’uso dei prodotti;
  • In caso vengano ingeriti o un contatto con la pelle, seguire le indicazioni sull’etichetta e consultare un medico;
  • Conservali fuori dalla portata dei bambini.

 

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Smaltimento rifiuti da ufficio

Lo smaltimento dei rifiuti da ufficio non è più un problema, basta eseguire dei piccoli passaggi per salvare l’ambiente. Eco-ambiente.

Smaltimento rifiuti da ufficio

Se abbiamo già l’abitudine di classificare i rifiuti nelle nostre case, quale modo migliore se non trasferire questa azione sostenibile sul posto di lavoro?
Ci sono domande di base che possono essere applicate a diverse aree e casi di aziende locali che servono come esempi per imitare e iniziare ad agire.

La suddivisione dello smaltimento dei rifiuti è una delle chiavi essenziali quando si cerca di ridurre l’impatto sull’ambiente che ci circonda. Questo concetto va applicato non solo nella nostra abitazione, ma anche sul posto di lavoro in cui si trascorre la maggior parte della settimana.

La cosa interessante è che i benefici di questa azione non sono solo per l’ambiente ma per il team di lavoro stesso. Questa azione genera un maggiore legame tra i suoi membri, una migliore comunicazione e la condivisione di un’attività di sensibilizzazione che si svolge insieme.

Installa contenitori per il riciclaggio

Puoi ridurre gli sprechi e collaborare anche alla salvaguardia dell’ambiente.
Infatti per questo motivo la cosa migliore da fare è installare i cassonetti per la raccolta differenziata in ufficio.

In questo modo non solo faciliteremo la riduzione dei rifiuti, ma offriremo anche la possibilità di depositare ogni rifiuto nel relativo contenitore, in modo da favorirne il riciclo e collaborare alla salvaguardia dell’ambiente. Ciò aggiungerà anche valore alla tua azienda, poiché ti permetterà di mostrare un’immagine positiva nei confronti dell’ambiente.

Assumi un’azienda specializzata

Una delle chiavi per ridurre la quantità di rifiuti in ufficio è assumere i servizi di un’azienda specializzata che mette a tua disposizione la sua esperienza e professionalità. Una grande quantità di rifiuti viene generata in un ufficio, essendo carta e cartone uno dei rifiuti più comuni.  Anche la distruzione e riciclaggio delle apparecchiature informatiche.

Rifiuti pericolosi in ufficio

In un ufficio, come dal parrucchiere o dal tatuatore esistono rifiuti pericolosi o non pericolosi. Ad esempio, sebbene i rifiuti elettronici rappresentino solo il 2% dei rifiuti solidi del mondo, contribuiscono fino al 70% dei rifiuti pericolosi che finiscono nelle discariche.

La sicurezza nella loro raccolta e gestione è fondamentale, per questo deve essere affidata a mani esperte, poiché spesso contengono sostanze pericolose come i metalli pesanti che possono causare contaminazioni e problemi di salute. A questi si aggiungono le cartucce d’inchiostro per stampanti, fax o fotocopiatrici, estremamente pericolosi per l’ambiente.

Altri rifiuti sono le pile. Contengono mercurio, cadmio o piombo, potenzialmente pericolosi per la salute e l’ambiente. Inoltre la carta e le forniture, sebbene non sono considerati pericolosi devi fare attenzione a quanti né consumi. La carta deve riportare la qualifica TCF, che corrisponde all’acronimo inglese “totalmente privo di cloro”, poiché il cloro è uno dei principali inquinanti dell’acqua. Nel caso della cancelleria (come matite, biro, etc.) possono generare importanti impatti ambientali legati all’uso di sostanze chimiche pericolose che contengono la plastica, l’inchiostro e quant’altro.

Misure per ridurre i rifiuti in ufficio

Mentre ci mettiamo nelle mani dei professionisti, potremmo fare comunque qualcosa per ridurre la produzione di rifiuti:

  • Ottimizza e pianifica il consumo di carta e il resto delle esigenze di un ufficio;
  • Aggiorna e riutilizza apparecchiature informatiche obsolete per attività che richiedono meno energia;
  • Effettuare la manutenzione preventiva delle apparecchiature al fine di garantire non solo il suo funzionamento, ma anche l’uso efficiente di energia e risorse;
  • Quando possibile, utilizzare toner riciclati;
  • Sostituisci le batterie monouso con batterie ricaricabili;
  • Sostituisci le lampadine con luci a LED;
  • Valutare l’acquisto di a basso contenuto di alluminio.

 

Elimina l’uso di prodotti che possono diventare rifiuti pericolosi (come quelli con PVC).

A questi bisogna aggiungere altri rifiuti a cui non prestiamo molta attenzione, ma che sono anche pericolosi. Stiamo parlando di prodotti chimici per la pulizia. In questo caso, è conveniente scegliere quelli meno aggressivi con l’ambiente e seguire le specifiche tecniche di dosaggio.

Smaltimento rifiuti da ufficio: documenti e cartone

I documenti e il cartone sono i principali rifiuti generati negli uffici, soprattutto nelle aree del diritto e della contabilità. La chiave è riutilizzare i documenti il più possibile, prima della sua destinazione nel cestino.

Per fare ciò, deve essere promosso, in primo luogo, l’invio di corrispondenza digitale, evitando così la generazione di impressioni non necessarie. Quando ciò è inevitabile, si consiglia di prendere la stampa fronte / retro automatica. In quei casi in cui abbiamo una carta inutilizzata con una facciata libera, il suo riutilizzo viene riavviato come gomma o anche per assemblare annotatori interni.

Questo aspetto può essere esclusivo quando l’informazione è riservata e, quindi, la sua destinazione finirà per essere il cestino dei rifiuti riciclabile. Come la carta, la sua destinazione è il riutilizzo e il riciclaggio. Si consiglia di avere un collegamento con una cooperativa di collezionisti urbani per garantire una corretta consegna del materiale.

Smaltimento rifiuti a ufficio: plastica e vetro

Oggi esistono diverse organizzazioni che forniscono soluzioni per la raccolta di diversi tipi di plastica, con cui le aziende dovrebbero essere in comunicazione permanente. Ad esempio esistono delle fondazioni che raccolgono i tappi delle bottiglie o altre ancora che raccolgono invece le bottiglie e bottigliette di plastica.

Per il vetro invece, esistono più alternative per il successivo riutilizzo. L’importante è evitare che si rompa e consegnarlo in modo pulito.

Smaltimento rifiuti da ufficio: il cibo

Sarebbe ideale inserire la separazione dei rifiuti con un bidone o un cestino che permetta di ospitare i diversi resti di cibo che si generano all’ora di pranzo e poter così nutrire il patio o balcone con il proprio terreno.

La separazione dei rifiuti va di pari passo con la riduzione della quantità di rifiuti generati e la ricerca di alternative di riutilizzo all’interno dell’azienda. Essere coerenti con questi principi ti permetterà di ottenere risultati incredibili.

Conclusioni

La chiave di ciascuna di queste azioni è il fatto di comunicare. È inutile mettere dei cestini separatori se non si comunica ai membri del team di lavoro come verrà svolta la gestione dei rifiuti, cosa è necessario separare e un aspetto molto importante: perché farlo.

Le ragioni che giustificano questo necessario cambio di abitudine contribuiranno a far sentire il dipendente parte di un’azione importante per il team, per l’ambiente e per la società.

 

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Casa più Ecosostenibile

Come avere una casa più Ecosostenibile? Leggi il seguente articolo e mantieni anche tu l’ambiente sano! Eco-ambiente.

Casa più Ecosostenibile

Come avere una casa più ecosostenibile? Il cambiamento climatico è una realtà. Anche se alcune voci insistono nel negarlo, stiamo assistendo a sempre più cambiamenti sul nostro pianeta: le temperature medie aumentano di anno in anno, il mare è pieno di plastica e sempre più animali stanno vedendo come i loro habitat sono influenzati dalla mano del uomo.
Questi sono solo alcuni degli esempi dei cambiamenti che il nostro pianeta sta subendo a causa dell’eccessivo inquinamento e delle emissioni di CO2 in atmosfera. Per contrastare questo disastro naturale, siamo sempre più consapevoli della nostra impronta ecologica e modifichiamo le nostre routine per adattarle alle esigenze del nostro pianeta. Il modo in cui decoriamo la nostra casa non fa eccezione e sempre di più cerchiamo materiali sostenibili e prodotti riciclati per riempire la nostra casa in modo sostenibile.

Casa più ecosostenibile: energia solare

Cerca di sfruttare il più possibile la luce del sole per illuminare e riscaldare la tua casa.
Potresti inoltre sfruttarlo anche per riscaldare l’acqua o generare elettricità. Poiché esistono dei pannelli solari che sono una buona alternativa per ridurre le bollette e generare la propria energia pulita. Sicuramente l’istallazione dei pannelli solari non è economico, al contrario è costoso (circa 11.000 euro per una casa unifamiliare). ma alla lunga riuscirà a ripagarti in tutto.
Le spese saranno minori per qual che riguarda l’elettricità per esempio, oltre a evitare gli impatti eccessivi sull’ambiente.

Casa più ecosostenibile: Purifica l’aria in modo naturale

Secondo uno studio della NASA, i migliori purificatori naturali di aria per la casa sono la palma di bambù, la lingua di tigre e il ficus. Quindi delle buone soluzioni potrebbero essere una di queste tre scelte. Puoi creare un vero polmone verde posizionandone alcuni in un angolo. Ricorda inoltre di rendere quella parte di casa abbastanza luminosa, ma senza luce diretta, in modo che siano più efficaci.  Mettili a varie altezze e gioca con le loro dimensioni.

Casa più ecosostenibile: acquisti

Quando si tratta di vestiti, controlla sempre a casa se hai già qualcosa di sospettosamente simile. Accade spesso. Sempre più prodotti cosmetici sono etichettati “bio“. Ciò dimostra che sono realizzati con ingredienti biologici da agricoltura biologica, perfetti per le pelli sensibili e che non contengono paraffine o derivati ​​del petrolio. Se, inoltre, sulla confezione hanno l’immagine di un coniglio, ciò certifica che ciò che si acquista non è stato testato sugli animali.

Frutta e verdura di stagione sono più gustose… e più economiche. E, inoltre, non hanno dovuto viaggiare dall’altra parte del pianeta, che genera 1.700 volte più emissioni di CO2 rispetto a se percorressero pochi chilometri su strada. Favorisci gli agricoltori della tua zona: puoi cercare mercati dove acquisti direttamente dai produttori e altre iniziative a km 0.

Acquista in grande

Nelle bevande, nei detersivi etc. Le confezioni piccole generano più rifiuti di quelle grandi. Inoltre, tendono ad essere proporzionalmente più costosi. Una cosa importante a cui bisogna fare attenzione è quando vai a fare la spesa ricorda di tenere in considerazione, questo rapporto di prezzo/quantità. Inoltre vai a fare la spesa solo quando la tua dispensa lo consente, scommetti sulla taglia grande. Si inquina di meno e si risparmia. Due in uno.

Vesti la tua casa in modo più ecosostenibile

Per quanto riguarda le lenzuola, le tovaglie, e gli asciugamani invece:
Acquista biancheria per la casa non trattata con coloranti tossici e realizzata con tessuti naturali al 100%, degli esempi potrebbero essere il lino oppure il cotone e infine la lana.

Se hanno un certificato ecologico, molto meglio per la tua pelle e per l’ambiente. Inoltre tieni a mente che i tessuti che hanno derivati ​​del petrolio sono sicuramente più inquinanti durante il loro processo di fabbricazione. Mentre la produzione biologica garantisce che le loro materie prime provengano solo da colture biologiche controllate.

Illuminazione e temperatura

Cambiare tutte le lampadine con delle luci a led è uno dei modi più semplici per risparmiare elettricità. Una lampadina LED da 14 W equivale a una lampadina a basso consumo da 20 W e una lampadina a incandescenza da 100 W.

Una lampadina LED dura circa 70.000 ore. E sebbene il loro prezzo sia alto, circa 7 euro, non contengono le tossine che contengono quelle a basso consumo.

Sapevi che un grado in meno nell’aria condizionata rappresenta il 10% in più di consumo energetico?

E lo stesso accade se hai un riscaldamento molto alto. In inverno non metterlo a 25 gradi per poter indossare le maniche corte a casa. Lasciatela a 20-21º, la temperatura ideale secondo gli esperti, e indossate un maglione. Se si programmano le ore di accensione e lo si spegne di notte, il conto non sale.

Le 3 R

Le classiche 3 R ora sono diventate sette!

La prima R sta per: ridurre! Importante è ridurre e utilizzare solo ciò che è necessario.

La R per il riciclaggio e l’utilizzo di tutti gli oggetti e R per il riutilizzo dei prodotti.

Invece le altre quattro e nuove R sono:

R per riflettere: rifletti sull’acquisto prima del consumo.
La R di rifiutare: Non comprare mai prodotti che non siano ecologici.
La terza R è la ridistribuzione: Cerca di mantenere un’impronta ecologica e influenza il più possibile chi ti è vicino!

Infine l’ultima R è rivendicare: Fallo con coloro che non hanno comportamenti ecologici.

Elettrodomestici

Gli elettrodomestici anche se non sono accessi, ma sono attaccati alla corrente, provocano un consumo.
Il trucco per evitare consumo energetico? Posiziona una ciabatta con un interruttore e spegnila di notte.

Il forno è l’elettrodomestico responsabile dell’8% dei consumi della casa, quindi quando lo si utilizza vale la pena sfruttarlo al meglio. Ad esempio cuocere il maggior numero di cibi contemporaneamente. Oppure evitare di aprire in continuazione lo sportello.

Gli elettrodomestici A +++ Sono i meno inquinanti.

Riduci il consumo del frigorifero, non lasciando aperto lo sportello inutilmente oppure non avvicinandolo a fonti di calore. Mettere lavastoviglie e lavatrice a pieno carico.
Il ferro da stiro è uno dei piccoli elettrodomestici che consuma di più. Per darvi un’idea: un’ora di stiratura equivale a 20 su un televisore. Pertanto, evitare di riscaldare il ferro per una singola camicia. Fai scorta di vestiti e fallo in una volta sola.

Acqua potabile

Non lasciare che i rubinetti di casa perdano acqua. Una goccia al secondo equivale a 30 litri di acqua al giorno. E lo stesso accade con la cassetta del water. Solo un filo d’acqua è uno spreco di 12 litri ogni ora.

Risciacquare i piatti per metterle in lavastoviglie è un inutile spreco d’acqua. Basta rimuovere i resti solidi e poi inserirli dentro l’elettrodomestico.

Prova a fare docce per non più di 5 minuti, anche se ti sembra veloce stai consumando 100 litri d’acqua. Puoi anche installare aeratori sui rubinetti in modo che ne usino la metà. Evita la vasca da bagno se possibile. Ogni volta che svuoti la cisterna escono dai 3 ai 6 litri d’acqua.

Imballaggi e batterie

Si stima che ogni europeo generi 150 chili di imballaggi scartati all’anno. Se acquisti prodotti sfusi, per esempio il cibo o i detersivi riduci il numero di contenitori che entrano in casa.

Vai alle fatture online e chiedi alla banca di inviarti tutte le notifiche via email. Dì addio ai sacchetti di plastica. Porta sempre una borsa pieghevole con te e usa il carrello.

Per quanto riguarda le batterie… Le usa e getta sono super inquinanti quindi, se puoi, evitali. Si stima che un singolo mucchio di mercurio possa contaminare 600.000 litri di acqua. Pertanto, devi sempre gettarli nei loro contenitori specifici. Se invece utilizzi batterie ricaricabili non generi rifiuti né inquini.

L’olio non si butta via e utilizza il vetro!

Non buttare l’olio, tanto meno nelle fogne, dato che dalla tua fogna arriva fino al mare ed è molto inquinante. A seconda di cosa hai cucinato puoi usarlo in più di un’occasione. È molto pratico avere una bottiglia a portata di mano per accumularla e poi portarla al centro discarica per riciclarla come dovrebbe essere.

I barattoli e le tazze di vetro non modificano il gusto del cibo né rilasciano particelle. Durante il confezionamento, non utilizzare fogli di alluminio. È uno spreco molto inquinante, quindi cerca delle alternative. Ora ci sono speciali sacchetti riutilizzabili per snack facili da lavare. Ci sono modelli molto interessanti!

Raccolta differenziata

Creati uno schema mentale o scritto per il riciclaggio. Ricordati che riciclare bene non è solo mettere ogni articolo nel suo contenitore colorato:
Ad esempio il blu è per carta e cartone. Il contenitore giallo per la plastica Poi abbiamo il verde per il vetro e riciclare il biologico.

Fallo senza errori. Il più comune getta le carte con punti metallici o briciole nel contenitore blu. In quello di vetro non gettare mai lampadine o specchi, e in quello di plastica aerosol o guanti di gomma.

Muoviti di più per una casa più ecosostenibile

Sapevi che l’eco può anche metterti in forma? Sì, se usi la bici per brevi viaggi, ad esempio al posto di utilizzare la macchina. Così facendo puoi evitare fino a 240 kg di CO2 all’anno.

Un altro modo semplice per tenersi informa in modo ecosostenibile? Salire le scale invece di prendere l’ascensore. Non solo ti alleni, ma risparmi anche energia, poiché 15 secondi di ascensore equivalgono ad avere una lampadina da 60 watt accesa per un’ora.

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Sgomberi professionali: tutto quello che c’è da sapere

Sgomberi professionali: tutto quello che c’è da sapere. leggi il nostro articolo per avere un trasloco senza problemi. Eco-ambiente.

Sgomberi professionali: tutto quello che c’è da sapere

Nuova casa? Goditi il ​​momento con una mossa ben organizzata senza mal di testa. La base per procedere senza intoppi è nella pianificazione; prendi nota dalle nostre proposte per evitare il caos. Affronta il cambio di casa con forza ed entusiasmo, sia che tu voglia occuparti personalmente di tutto, sia che tu preferisca affidarti a un’azienda specializzata.
La chiave è nella pianificazione precisa; non lasciare nulla al caso, dalle scatole di cui avrai bisogno, quanto costano, al trasporto adeguato dei tuoi effetti personali, l’aiuto della tua famiglia e dei tuoi amici e quant’altro.

Buono sgombero!

Sgomberi professionali, tutto quello che c’è da sapere: i costi

Per capire il budget, quando vuoi assumere degli specialisti, dovrai tenere conto dei seguenti costi:

La distanza: determinate il prezzo per km percorso. La maggior parte delle aziende di solito aggiunge questo supplemento. Se per arrivarci è necessario pagare dei pedaggi, anche questi verranno aggiunti al budget.
Volume: Qui vengono calcolati i metri cubi occupati dai tuoi effetti personali, il numero di stanze nella tua casa sarà un altro fattore che influenzerà il costo dello sgombero, poiché se hai più stanze, si presume che tu abbia anche più cose da spostare.
Commissione aziendale: Il prezzo base dell’azienda
Servizi extra: esempio: l’imballaggio. Pensa che se l’azienda si occupa di tutto il lavoro di raccolta e imballaggio dei tuoi mobili e oggetti, il prezzo può essere aumentato di circa il 30%.

Soluzioni per risparmiare

Non cercare una sola società di traslochi. Richiedi preventivi diversi per poter confrontare i costi e i servizi che offrono e decidere la tua migliore opzione.

Sbarazzati di ciò che non ti serve: maggiore è il volume, più costoso è il budget, quindi getta, dona o ricicla.
Riduci le scatole: se il trasferimento è vicino o nella stessa posizione, prova a portare le cose nella tua auto. Ciò ridurrà il numero di scatole e quindi il prezzo del trasloco.
Flessibilità: quando possibile, sii flessibile nelle date di ritiro e consegna dei tuoi effetti personali poiché a volte i prezzi possono variare a seconda della data.

Organizzazione anticipata

Se vuoi che tutto sia perfetto nella tua nuova casa, inizia organizzando le cose in anticipo. Per prima cosa, raccogli il meno necessario e sbarazzati di ciò che non vuoi.

Raccogli: robuste scatole di cartone, grandi sacchetti della spazzatura, carta da imballaggio, nastro adesivo, forbici, adesivi e pennarelli.
Pianifica per stanze: soggiorno, bagno, camera da letto etc. (puoi usare un colore per uno) o utilizzare dei numeri per la suddivisione.
Specifica cosa c’è in ogni scatola, anche se ti ci vuole più tempo, al momento di disfare gli scatoloni, lo apprezzerai.
Etichetta le scatole su tutti e quattro i lati e in alto. Quindi, quando raggiungono la loro destinazione, ognuno andrà nella stanza giusta.

Oggetti delicati e scatole di cartone

Che tu ti metta da solo o ti metta nelle mani di professionisti, ci sono pezzi che, per il loro valore economico o affettivo, è preferibile trasportarli per conto tuo.
Usa robuste scatole di cartone di dimensioni simili in modo da poterle impilare facilmente. Metti il ​​più pesante sul fondo e il più delicato sopra e riempi con carta o palline di plastica.
Riempirli completamente, ma non troppo, i lembi devono essere chiusi correttamente. Non imballare al contrario, usa il logo della società di traslochi o i tuoi appunti come guida. E ricorda, che il peso non superi i 20 chili.

Articoli da cucina e oggetti pesanti

Avvolgere ogni piatto in un pluriball, creare un cuscino di carta sul fondo della scatola, in modo che assorba i colpi. Adagiare verticalmente per bilanciare il peso e riempire gli spazi vuoti con altra carta.
Arrotolare bicchieri e tazze e metterli in scatole con divisori. Metti insieme tutte le posate, legate insieme con un nastro e copri strettamente i coltelli più affilati con la plastica. Le cose più pesanti, come libri o riviste, mettile in scatole piccole e maneggevoli orizzontalmente in modo che non si deformino. Gli oggetti di elettronica, computer, TV e quant’altro, conservali nella loro confezione originale e se non hai la possibilità di inserirli nei loro scatoloni, avvolgili in asciugamani o coperte e inseriscili in altre scatole, riempiendo gli spazi.
Scatta una foto dei montaggi complessi per avere un riferimento.

Conclusioni

Il prezzo medio approssimativo di un trasloco varia tra 700 e 900 euro, dipende molto anche dalla città. Può essere più costoso? Ebbene sì, perché questo prezzo include il trasporto all’interno della stessa località e che il volume dei tuoi effetti personali non sia superiore a 20-25 metri cubi.

Uno sgombero può essere un vero casino senza una buona organizzazione. Per evitare ciò, segui quanto riesci le soluzioni che ti proponiamo e in questo modo non perderai tempo, denaro e eviterai un po’ di stress.

 

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Come sanificare una mascherina

Se ti stai chiedendo come sanificare una mascherina: in seguito consigli utili per ogni tipo. Eco-ambiente.

Come sanificare una mascherina

Esistono principalmente 4 tipi di mascherine e si distinguono in FFP1, FFP2, FFP3, (in ordine da quella più filtrante a quella meno filtrante) e la mascherina normale in tessuto.
E sono dei dispositivi di protezione per la contaminazione di virus. In commercio si possono trovare con la valvola, proteggendo chi le indossa o senza valvola proteggendo sia chi le indossa che le persone intorno. Solitamente per capire se una mascherina è riutilizzabile o meno al di sopra leggerai:
NR= non riutilizzabile oppure R= riutilizzabile. Questo tipo di mascherine possono essere sanificate.
Le mascherine FFP1, FFP2, FFP3 sono riutilizzabili, finche ovviamente il materiale non verrà rovinato o consumato, hanno un solo modo di lavaggio a differenza di quelle in tessuto che possono essere lavate in due maniere differenti. Ovviamente le mascherine filtranti hanno un limite di lavaggi, per non compromettere la capacità filtrante.

Come sanificare una mascherina in stoffa: lavatrice

Per rallentare la diffusione del coronavirus, è consigliato come già sappiamo l’uso della mascherina. Ogni volta che si va a fare la spesa, in farmacia o in altri luoghi in cui si è a contatto con il mondo esterno. Perciò è opportuno sapere come lavare e sanificare la tua mascherina.
Partiamo dalla tradizionale lavatrice, in questo caso ti basterà seguire solamente tre passaggi per avere la tua mascherina praticamente come nuova.

  • Inserisci la tua mascherina dentro il resto del bucato
  • In secondo luogo puoi usare un normale detersivo per bucato e cambiare l’impostazione dell’acqua mettendola più calda e appropriata (si consiglia 60°)
  • Infine andrai a stendere l’indumento e andrà fatto asciugare completamente prima del riutilizzo oppure potresti asciugarlo tu alla massima temperatura.

Il lavaggio a mano

Se invece non vuoi mettere la mascherina in lavatrice potresti pensare alla soluzione del lavaggio a mano. Segui questi cinque step:

  • Guarda sull’etichetta della mascherina e controlla se si può usare la candeggina per disinfettarla. Se viene suggerita la candeggina, scegli quella contenente il 5,25% – 8,25% di ipoclorito di sodio.
  • Mescola cinque cucchiai di candeggina che equivale a 1\3 di tazza per litro di acqua a temperatura ambiente. 
  • Poi immergi la maschera nella soluzione di candeggina per cinque minuti
  • Butta nello scarico la soluzione che hai creato con la candeggina e sciacqua immediatamente. Controlla di aver tolto accuratamente tutta la candeggina.
  • Infine come per il lavaggio in lavatrice, stendila e lascia asciugare completamente o asciuga alla massima temperatura

Consiglio: In rete sicuramente avrai visto un sacco di metodi per pulire e disinfettare la mascherina. Dal microonde al forno, la pentola con acqua bollente… non sono neanche lontanamente efficaci quanto il lavaggio e l’asciugatura standard.

Come sanificare una mascherina ffp1, ffp2, ffp3

Per disinfettare al meglio una mascherina filtrante è importante usare l’alcol.
Quindi potresti creare tu stesso una soluzione con un composto di 70% alcol e 30% acqua. Non più non meno di così. Se è presente percentuale alcolica in più, la soluzione potrebbe non rimanere abbastanza a lungo sopra la mascherina ed evaporare prima, di conseguenza non facendo effetto. Se la soluzione invece è meno concentrata, potrebbe non uccidere i batteri e i virus. Quindi una volta creata, spruzzala sulla tua mascherina. L’alcol ha la capacità di combattere i virus e i batteri, perché esso attacca la proprietà proteica che c’è all’interno del virus.
Inoltre evaporerà nell’arco di un’ora e dopo due ore tu potrai riutilizzare la tua mascherina senza problemi.

Le mascherine chirurgiche

Invece adesso parliamo delle mascherine chirurgiche. Esse al contrario di quelle in tessuto e quelle filtranti non possono essere né disinfettate né sanificate.
Infatti una volta state indossate, nel momento in cui ritornerai nella tua abitazione o al luogo d’arrivo andranno assolutamente smaltite nell’indifferenziata. Infatti sono chiamate usa e getta.
Ma comunque ti starai chiedendo per quale motivo non possono essere disinfettate… Beh la risposta è molto semplice!
Queste mascherine hanno tre strati di protezione, che unite tra loro formano comunque un unico strato filtrante. In pratica nel momento in cui noi respiriamo o parliamo, emaniamo calore da naso e bocca e così facendo essa si sfilaccia e si deforma, perdendo appunto in seguito la sua efficacia.

 

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Disinfestazione ragni

Disinfestazione ragni: esistono davvero molti modi per eliminarli, scopriamoli in seguito con Eco-ambiente.

Disinfestazione ragni

Esistono all’incirca 35.000 specie di ragni in tutto il mondo, in Italia ne vivono circa 1.600, ma specie veramente pericolose sono poche.
Molti ragni hanno dei benefici per il nostro pianeta, ma comunque resta il fatto che molte persone hanno la fobia, essa si chiama aracnofobia. Questa porta la persona ad avere disagio anche solo alla vista dell’insetto.
Ma comunque non c’è da preoccuparsi, la maggior parte delle specie non sono considerate pericolose. I pochi che possono mordere molto raramente lo fanno.
Inoltre anche se morso da un ragno,  la maggior parte delle persone, non ha una reazione esagerata. Mentre appunto poche specie possono provocare una brutta reazione a causa del loro veleno.
Nonostante non siano così pericolosi, la loro presenza in casa tua potrebbe molto probabilmente non essere apprezzata.  Specialmente se in gran numero. Sono attratti da luoghi caldi e bui e in particolare possiamo trovarli in crepe nei muri, angoli e nelle grondaie della tua casa.
Altre specie invece stanno all’esterno, tessendo le loro ragnatele nel tuo giardino o vicino a varie illuminazioni.

Disinfestazione ragni: soluzioni per la tua casa

Inoltre possiamo trovare numerosi metodi efficaci e letali per il controllo dei ragni in casa nostra. Le trappole e gli spray per i ragni sono le cose più efficaci che ci sono sul mercato. I ragni solitamente non sopportano gli spray o gli elementi per eliminarli contenenti i piretroidi, sostanze chimiche prodotte in gran parte dalle piante della famiglia dei crisantemi.
Potresti utilizzare i seguenti metodi:

  • Le tavole di colla Sono sicuramente la soluzione meno tossica e più economica, ma possono essere meno efficaci contro grandi infestazioni potrebbero non fare il loro lavoro. Mettile negli angoli, lungo i muri e in qualsiasi punto in cui ci sono i ragni in casa tua.
  • Gli spray sono la soluzione più facile da usare e uccidono il ragno al contatto, ma lasciano un residuo. Spruzzare lungo i battiscopa, sotto i mobili e negli angoli.
  • Il repellente per ragni naturale non è tossico ed è adatto per uso interno o esterno. Va applicato più volte e ha solo il contro di essere leggermente costoso rispetto agli altri metodi.

Disinfestazione ragni: Come eliminarli con metodi naturali

Sono presenti anche dei rimedi rapidi e naturali per eliminare i ragni

  • La farina fossile: come per parassiti, insetti anche per i ragni l’uso della farina fossile è molto efficace. Essa lacera la loro parte esterna, fino a ucciderli.
    La farina fossile viene utilizzata in aree difficili da raggiungere, per esempio sotto gli armadi.
  • Olio di menta piperita: Mescola 20 gocce di olio essenziale alla menta con dell’acqua in un contenitore spray. Una volta creata la miscela, spruzzala negli angoli e vicino agli ingressi.
    Un’ottima soluzione è anche quella di mettere dei batuffoli di cotone con la miscela creata negli angoli o nelle fessure.
  • Aceto: mescola aceto bianco e acqua in parti uguali in un flacone spray e spruzzalo direttamente sui ragni.Inoltre anche bicarbonato di sodio e limone se mescolate con del tabacco sono un ottimo repellente.

Avviso: La farina fossile non va assolutamente applicata su balconi, aree aperte o piene di spifferi o ovunque venga preparato il cibo. Va applicata e tolta subito. Leggere e seguire sempre le indicazioni sull’etichetta per un uso sicuro di qualsiasi pesticida.

Altre soluzioni…

Se vuoi tenere i ragni non velenosi fuori dalla tua casa, potresti usare le seguenti soluzioni

  • Se possiedi dei gatti (o rane), loro faranno il lavoro per te, poiché sono noti per cacciare i ragni.
  • Aspirapolvere: Se la presenza dei ragni non è esagerata, la fisiologia del ragno non è abbastanza forte per resistere all’aspirazione. E verranno uccisi immediatamente.
  • Se invece la tua paura per i ragni non è esagerata, potrebbe essere una soluzione più umana intrappolare il ragno in un barattolo o in un bicchiere e liberarlo all’esterno.
    Sopra il ragno metti il bicchiere o il contenitore che hai deciso di usare quindi fai scorrere con attenzione un pezzo di carta o un bigliettino sotto l’imboccatura del contenitore.
    Capovolgi il contenitore tenendo la carta con la mano. In questo modo il ragno scivolerà sul fondo del bicchiere e tu potrai liberarlo fuori casa.

 Avviso: In caso vedessi una vedova nera o un ragno velenoso, uccidilo subito, non utilizzare l’ultima soluzione.

Come prevenirli

In primo piano, dovresti pensare che la presenza di ragni in casa tua, può essere data dal fatto che ci potrebbero essere altri insetti, come scarafaggi e mosche. Essi attirano i ragni come prede.

  • Il ragno evita la casa pulita, assicurati di pulirla spesso.
  • Pulisci ragnatele e uova di ragno in caso dovessi vederle, eviteranno ulteriore sviluppi.
  • I contenitori dei cibi: sigillali. Eviteranno l’ingresso di scarafaggi e altri insetti, così di conseguenza i ragni.
  • Prendi misure preventive all’aperto (come la farina fossile) per evitare che i ragni entrino.
  • Utilizza zanzariere o sostituisci e ripara le zanzariere strappate.
  • Tieni spente le luci esterne o passa a luci gialle ai vapori di sodio.

Dopo averli eliminati, per evitare che tornino, assicurati che altri insetti non possano invadere la tua casa. Impedire ai parassiti di entrare in casa è un buon modo per impedire ai ragni di avere prede in casa tua.

 

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Pulizia anti-allergia per la casa

Pulizia anti-allergia per la casa: leggi tutto quello che c’è da sapere e da svolgere stanza dopo stanza.

Pulizia anti-allergia per la casa

Hai mai pensato a quanti tipi di allergie esistono? Ne esistono veramente tante, tra le quali, le più comuni, sono ai peli degli animali domestici oppure alla polvere e infine alla muffa.
Non lasciare che questa cosa influisca sulla tua vita quotidiana dentro le mura di casa tua. Prendi delle misure di sicurezza con una buona pulizia per mantenere lontani gli allergeni.Se hai sintomi di rinite allergica o asma allergica durante tutto l’anno, potresti fare alcuni passi per eliminare o per lo meno ridurre la quantità di allergeni nella tua casa. In seguito abbiamo preparato un articolo con alcuni suggerimenti, stanza per stanza.

Pulizia anti-allergia per la casa: Camera da letto

La camera da letto è la parte più intima della casa, quindi mantenerla pulita e disinfettata è una cosa importante. Parti lavando le lenzuola, federe e coperte almeno una volta alla settimana in acqua calda (54 ° C) . Rimuovi, lava o copri i piumoni. Utilizza tende lavabili in cotone normale o tessuto sintetico. Sostituisci le tende orizzontali con tende a rullo lavabili.
Ricordati di pulire muffe e condensa da infissi e davanzali.

Un consiglio potrebbe essere: l’utilizzo di sedie, cassettiere e mobili in legno o materiali facilmente da pulire, evita i mobili imbottiti.

Rimuovi gli oggetti che raccolgono la polvere, come bigiotteria, decorazioni per la tavola, libri e riviste. Conserva i giocattoli, i giochi e gli animali di peluche dei bambini in contenitori di plastica.
Infine, se sei allergico ai peli degli animali, ricorda di tenerli fuori dalla camera da letto.

Soggiorno

Per il tuo soggiorno usa tappeti lavabili oppure scegli i pavimenti in legno o linoleum. Se l’opzione dei pavimenti non può essere considerata, usa tappeti a pelo basso invece di tappeti a pelo alto e puliscili settimanalmente con un aspirapolvere.
Così come per la camera da letto, anche per il soggiorno considera l’idea di sostituire sedie e divani imbottiti con mobili in pelle, legno, metallo o plastica. Usa tende lavabili in cotone normale o tessuto sintetico. Inoltre è consigliato mantenere le finestre chiuse e utilizzare l’aria condizionata nel periodo primaverile.
Anche in questo caso gli animali domestici dovrebbero rimanere all’esterno della tua abitazione in caso fossi allergico al loro pelo. Ovviamente tempo permettendo.
Evita di utilizzare caminetti o stufe a legna, poiché i fumi possono peggiorare le allergie respiratorie. Una buona soluzione potrebbero essere i camini a gas naturale, che non creerebbero problemi alle vie respiratorie in caso di allergie.

Cucina

Per la cucina è molto importante usare una ventola di scarico con un sistema di ventilazione per rimuovere i fumi di cottura e ridurre l’umidità. Eliminando l’umidità in eccesso previeni la formazione di muffe. Lava i piatti ogni giorno. Pulisci il lavandino e i rubinetti per togliere i residui di cibo.

Butta il cibo scaduto e conserva in contenitori chiusi il tuo cibo e quello di eventuali animali domestici.

Per quanto riguarda gli armadi e i ripiani, puliscili con acqua e detersivo. Controlla gli armadietti sotto il lavandino per individuare eventuali perdite idrauliche. Metti la spazzatura in un contenitore con coperchio a prova di insetti e svuotalo quotidianamente.

Mantenere la cucina libera da briciole di cibo aiuterà a ridurre la possibilità di roditori, scarafaggi e altri ospiti indesiderati.

Bagno

Proprio come la camera da letto, anche il bagno è una delle zone più intime della casa, va tenuta con una certa pulizia. Ricordati di utilizzare una ventola di scarico per ridurre l’umidità durante il bagno o la doccia. La soluzione migliore è quella di utilizzare pavimenti in piastrelle usando però tappeti lavabili.

Asciugare con un asciugamano la vasca dopo l’uso. In caso di eventuale muffa nella vasca da bagno, nella doccia o nei rubinetti puliscila con la candeggina. Inoltre ricordati di controllare anche gli impianti idraulici e rimuovere eventuale muffa con uno straccio. In caso dovessero presentarsi delle perdite, chiama un esperto o riparale. Non solo per una questione di sicurezza ma anche per evitare che la muffa si espanda.

Tutta la casa

Le case calde e umide sono ambienti ideali per acari della polvere e muffe. Mantenere la temperatura tra 20 ° C e 22 ° C mantenendo l’umidità sotto il 50%.
Pulire o sostituire i piccoli filtri antiparticolati nel riscaldamento centralizzato, nei sistemi di raffreddamento e nei condizionatori d’aria almeno una volta al mese.

Controlla scarafaggi e topi con trappole economiche dal negozio di ferramenta. Se non sono efficaci, assumi un professionista del controllo dei parassiti. Per rimuovere i residui di insetti e topi che causano allergie, aspirare accuratamente i tappeti e lavare le superfici dure. Per prevenire una nuova infestazione, sigillare eventuali crepe o altri possibili ingressi.

Pulisci i pavimenti in legno o linoleum con uno straccio umido e passa l’aspirapolvere sui tappeti.

Utilizzare un panno umido per pulire altre superfici, incluse le porte , i davanzali e gli infissi delle finestre. Se soffri di allergie, indossa una mascherina antipolvere o chiedi a qualcuno che non soffre di allergie di fare questo lavoro.

 

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Sanificazione condomini

Sanificazione condomini: quanto è importante e come andrebbe fatta? Scoprilo leggendo l’articolo di eco-ambiente.

Sanificazione condomini

Pulire il condominio dovrebbe essere una prassi. E in questo periodo di coronavirus, gli interventi di sanificazione sono diventati molto più fondamentali.
Infatti ognuno di noi dovrebbe prendere in considerazione l’idea di pulizia e sanificazione. Che sia o meno obbligatoria nel nostro comune.
In caso di mancanza di obbligo la decisione spetta all’amministratore di condominio. Che egli in questo caso potrà scegliere: in principio se sanificare o no il proprio condominio e in secondo luogo potrà decidere anche di svolgere l’intervento una o più volte, anche senza il consenso degli altri condomini.
Potremmo porti anche la domanda: ma cosa è importante sanificare in un condominio? Oltre a ciò ci sono anche diversi tipi di sanificazione.
Scopriamo in seguito come svolgere tutto in maniera corretta!

Sanificazione condomini: cosa è importante sanificare?

La sanificazione del condominio andrà svolta sicuramente da degli specializzati in materia. Ma nello specifico cosa è utile sanificare e in che modo svolgeranno questo compito?
Gli elementi più a rischio, che potrebbero contagiare in modo più facile e veloce sono maniglie, citofoni, pavimenti e tutti quegli elementi che potrebbero essere toccati da più persone.
E ovviamente il luogo più a rischio all’interno di un condominio è l’ascensore. Un luogo chiuso e senza una buona areazione.
Partiamo con la prima fase della sanificazione, verrà svolta con una pulizia generale dell’ambiente. Ovvero verranno utilizzati strumenti classici che usiamo normalmente e che possiede chiunque per pulire la propria casa. I prodotti fondamentali da usare sono a base di alcol e candeggina. In seconda fase, invece si andrà ad agire con il vapore. Quindi potrebbero utilizzare o il perossido di idrogeno o l’ozono.

Perossido di idrogeno: come funziona?

Il processo fondamentale che sviluppa l’idrogeno è l’ossidazione, creando così un azione virucida e battericida che porterà appunto alla morte delle particelle infettive. In generale viene utilizzato per la pulizia dei luoghi pubblici ad esempio, soffitti, controsoffitti e servizi igienici. In un condominio può essere usato in particolare per le finestre, gli ascensori, i pavimenti e quant’altro.
Oltre ad essere molto efficace ha un sacco di benefici e alcuni sono:

  • La mancanza di residui tossici alla fine dell’utilizzo;
  • È molto economico;
  • Si può usare su ogni materiale e superficie senza danneggiare nulla;
  • Importante è anche specificare che non fa danni al nostro ambiente;
  • L’odore che lascia è praticamente assente, sparirà nell’arco di poco tempo.

Inoltre può essere usato sia in forma liquida che in vapore.

L’uso dell’ozono

Come fa ad uccidere un virus e\o a sanificare una zona?

I virus e i batteri sono delle particelle, queste particelle hanno a loro volta una cellula madre e essi non sono resistenti a questo tipo di gas. Perché anche l’ozono come l’idrogeno le riesce a distrugge con l’ossidazione.
Provando a pensare alle nostre abitazioni, al loro interno sono presenti tanti batteri e virus. Molti non sono visibili ma alcuni li possiamo notare sotto forma di muffa, per esempio.
L’ozono è un gas forte, capace di sconfiggere buona parte di queste particelle e cellule, sanificando nel modo migliore.
Un’altra cosa a favore dell’ozono è che è considerato un disinfettante biologico. Inoltre non lascia residui tossici e in poco tempo dopo il suo utilizzo le sue particelle sono in grado di trasformarsi in ossigeno.

 

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Sanificazione obbligatoria per Covid-19

In seguito tutto ciò che devi sapere sulla sanificazione obbligatoria per Covid-19 sul posto di lavoro. Eco-ambiente

Sanificazione obbligatoria per Covid-19

In questo articolo ti vogliamo spiegare in modo semplice e diretto quali sono le procedure di sanificazione e protezione del tuo posto di lavoro. oltre a ciò ti spiegheremo come metterle in atto e così facendo da poter tutelare la salute dei lavoratori e di eventuali clienti.
La sanificazione oltre ad essere obbligatoria è anche molto fondamentale, è quindi importante mettere in chiaro alcuni punti che per molti potrebbero non essere limpidi o addirittura sono sconosciuti. Il covid-19 va prevenuto e sconfitto.
Inoltre il Ministero della salute pubblica, ci offre delle informazioni e delle indicazioni per chi lavora su ambienti interni. In modo più particolare ha fornito queste informazioni per i gestori di strutture NON sanitarie e per chi lavora nell’abbigliamento.

Il virus può essere trasmesso sul posto di lavoro?

Il COVID 19 si può diffondere in alcuni modi. Quelli principali sono goccioline respiratorie e il contatto con superfici che sono state contaminate in precedenza da un positivo.
L’esposizione può avvenire oltre che solo sul posto di lavoro, anche per viaggi di origine lavorativa. Ovvero, durante il medesimo viaggio, magari su mezzi di trasporto oppure può esserci il contagio anche nel luogo stesso in cui dovrai andare a lavorare.
Il problema fondamentale nel poter contrarre il virus è il fatto che non si prendano precauzioni come almeno il metro di distanza o la mascherina chirurgica. Se una persona è positiva, o se si toccano delle superfici che sono state contaminate in precedenza il rischio di contrarre il virus diventa molto elevato.

Misure di sicurezza generali per luoghi di lavoro a medio\alto rischio

Nelle aree di lavoro a medio rischio:

  • Richiedono la pulizia e la disinfezione quotidiana almeno due volte al giorno di oggetti e superfici che vengono toccati regolarmente, compresi tutti i locali, le superfici, i pavimenti, i bagni e gli spogliatoi condivisi.
  • Distanza di almeno 1 metro, se ciò non è possibile, aumentare la ventilazione.
  • Per quanto riguarda il personale, un’igiene delle mani regolare e indossare la mascherina, occhiali e guanti.

Durante la pulizia indossare indumenti appositi.

Nelle aree di lavoro ad alto rischio:

In primo piano bisognerebbe considerare l’idea di sospendere la riapertura.

In caso questo non sia possibile allora:

  • Migliora l’igiene delle mani
  • Fornisci maschere mediche, camici monouso, guanti e protezioni per gli occhi per i lavoratori.
  • Forma i lavoratori sulle pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni e sull’uso dei dispositivi di protezione individuale.
  • Evita di affidare compiti ad alto rischio a lavoratori che hanno condizioni cliniche gravi, sono in gravidanza o superano i 60 anni.

Sanificazione obbligatoria per covid-19: l’organizzazione

Prima di svolgere la sanificazione è molto importante avere a disposizione di clienti e dipendenti un’organizzazione specifica di quello che si dovrebbe fare. Quindi:

  • In primo luogo è molto importante che tu stabilisca una procedura, che dovrà diventare come una routine.
  • Ricordati inoltre, di aggiornarla sempre in base a ciò che il ministero della salute dice.
  • Documenta sempre clienti, con rispettiva data e ora e i responsabili
  • Un’altra cosa che dovrebbe essere svolta sempre è far si che tutti collaborino con le maniere di prevenzione, questo ridurrà al minimo il contagio.

Sul luogo di lavoro inoltre è importante svolgere queste tre funzioni:

  • Pulire molto bene le superfici
  • Disinfettare le superfici o ciò che può essere a contatto più persone
  • Infine cambiare aria spesso

Sanificazione obbligatoria per covid-19: le procedure

Il ministero della salute ci offre delle procedure da rispettare nel seguente ordine:

  1. Cosa fondamentale prima di usare qualsiasi disinfettante è la classica pulizia di superfici e oggetti con acqua e sapone per limitare il virus
  2. In secondo piano troviamo la pulizia di attrezzi per il lavoro che possono essere macchinari, strumenti e quant’altro.
  3. La pulizia di porte, maniglie e tutto ciò che le persone possono toccare in modo frequente.
  4. L’uso di disinfettanti ad azione virucida. Usa i disinfettanti come scritto sull’etichetta.

Ricordati  che durante tutto il processo di sanificazione e pulizia del locale o del posto di lavoro indossare delle precauzioni come mascherina e guanti è importante.
Alla fine della sanificazione ricordati di lavare le mani.

 

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Pulizia tapparelle e persiane

La pulizia di tapparelle e persiane può essere lunga e noiosa, ma non più con questi metodi molto veloci. Eco-ambiente

Pulizia tapparelle e persiane

Certo,  pulirai regolarmente le finestre, ma per quanto riguarda le persiane o le tapparelle che le coprono? Anche loro hanno bisogno di una certa pulizia, motivo per cui devi sapere come poterlo fare nel miglior modo.
Esistono tanti tipi di materiali, ma che siano in vinile, legno, tessuto o alluminio, esse sono ottime per mantenere fresca una stanza, bloccare la luce e fornire privacy dai vicini.
Ma sono anche ottime per raccogliere polvere, peli di animali domestici e altro sporco. Non preoccuparti: Tutto ciò di cui hai bisogno sono alcuni semplici strumenti e pochi minuti per migliorare la loro pulizia. Impara come pulire le persiane e tapparelle in modo rapido così da poterle incastrare nei tuoi lavori domestici quotidiani o settimanali.

Pulizia del vinile e dell’alluminio

Il primo punto che andremo a vedere sono le persiane e le tapparelle in vinile e alluminio: come si puliscono?
Puoi iniziare per esempio usando uno spolverino o passando sopra l’aspirapolvere, togliendo così il grosso della sporcizia, come la polvere, i peli di eventuali animali domestici e quant’altro.
In secondo luogo, unisci il sapone per i piatti e dell’acqua calda in una ciotola. Bagna un panno in microfibra con la soluzione creatasi e strizzalo lasciando il panno umido e mi raccomando non in ammollo. Tampona tutte le macchie che vedi con il panno umido. Fallo più volte a seconda di quanto sono sporche tapparelle e persiane.
Ripeti l’operazione ma questa volta con un panno pulito inumidito solo con acqua. E per finire lascia asciugare all’aria.

Pulizia tapparelle e persiane: il legno

La prima cosa che devi fare è aspirare delicatamente la persiana o la tapparella con l’accessorio per la polvere o usare semplicemente lo spolverino per iniziare il processo di pulizia. Quando pulisci delle persiane o delle tapparelle in legno è sicuramente molto più complicato rispetto ad altri materiali. Ma una cosa che sicuramente potrà darti una mano a rendere tutto più facile è usare un panno leggermente umido (mi raccomando non bagnato). Poiché il legno è poroso, fai attenzione a non macchiarlo durante la pulizia.

In seguito un processo di pulizia efficace da poter svolgere una volta al mese:

  • Metti un paio di gocce di aceto in una ciotola di acqua tiepida.
  • Strofina delicatamente ogni lamella (regola l pressione per evitare di macchiare il legno).
  • In fine, tieni le finestre aperte in modo che l’umidità evapori.

In conclusione avrai delle tapparelle e delle persiane come nuove!

Per ottenere i migliori risultati tutti i giorni, spolvera o passa l’aspirapolvere una volta a settimana e le tue tapparelle e persiane rimarranno come nuove tutto l’anno!

Pulizia tapparelle e persiane: la plastica e PVC

Infine troviamo le tapparelle e le persiane in PVC e plastica. Per poter svolgere la pulizia di plastica e pvc, ti occorrerà sicuramente un mocio e insieme dovrai unirci solo dell’acqua e aceto.
Per iniziare la pulizia riempi il secchio del mocio con dell’acqua calda. Poi versaci all’interno del secchio tre tappi di aceto. Una volta creata questa soluzione potrai immergerci il mocio e iniziare a strofinare per bene le tue tapparelle e le tue persiane. Una volta finito di strofinare il mocio, passa un panno asciutto sulla tapparella o sulla persiana per completare la pulizia al meglio, non lasciando quindi in seguito aloni.

In caso di sporcizia ostinata:

Se devi pulire per esempio delle macchie di grasso e unto, è consigliato l’aggiunta del bicarbonato al detergente naturale che hai creato. E come per la pulizia classica, dopo averlo utilizzato, passa un panno umido per rimuovere eventuali residui. E infine un panno asciutto.

 

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