Coronavirus: prodotti per pulire la casa

In questo periodo è normale che si voglia disinfettare tutto al meglio. Vediamo quali sono i prodotti per pulire la casa contro il coronavirus.

Coronavirus: i prodotti per pulire la casa

SARS-Cov-2 è il nuovo coronavirus che causa il COVID-19. Il modo più semplice con cui le persone vengono contagiate è tramite le gocce di saliva. Come ormai sappiamo, il modo migliore di evitare il contagio è quello di evitare affollamenti, rispettare il distanziamento sociale e indossare la mascherina. Un’altra cosa fondamentale è lavare spesso le mani, evitare di toccarsi il viso e stare attenti alle superfici che vengono toccate da molte persone.

Per quanto riguarda la pulizia della propria casa, devi intensificare la tua routine solo nel caso in cui sia presente qualcuno di malato o con sintomi in casa. In questo caso si consiglia di pulire quelle superfici toccate frequentemente come i banconi della cucina o i rubinetti del bagno.

È importante sapere quali sono i prodotti per pulire a fondo la casa al tempo del coronavirus. Vediamo un elenco tra cui potresti trovare qualcosa che è già in casa tua.

Acqua e sapone

Anche solo l’attrito dovuto allo sfregamento con sapone e acqua può pulire a fondo la casa dal coronavirus. È necessario strofinare come se fosse presente dello sporco insistente. Dopodiché dovrai lasciare in ammollo lo strofinaccio per distruggere il virus.

Il sapone antibatterico, al contrario di quello che possiamo pensare, non è una protezione aggiuntiva. L’antibatterico, infatti, distrugge i batteri e non il virus.

Questa soluzione è utile per pulire anche la pelle e non solamente le superfici. Gli altri prodotti nominati in questo articolo dovrebbero essere utilizzate solo sulle superfici.

Principi attivi utili

Con il coronavirus, i prodotti per pulire la casa con certi principi attivi sono più efficaci. Da diversi studi è emerso che è possibile inattivare il virus in meno di un minuto con etanolo al 62-71%, con periodissido di idrogeno allo 0,5% o ipoclorito di sodio allo 0,1%. Altri principi attivi come ammonio quaternato allo 0,05-0,2% o la clorexidina digluconato allo 0,02%, sono risultati meno efficaci.

A fornire diverse informazioni sui disinfettanti utilizzabili è un rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). “Raccomandazioni ad interim sui disinfettanti nell’attuale emergenza COVID-19: presidi medico-chirurgici e biocidi” (versione 25 aprile 2020 – Rapporto ISS COVID-19 n. 19/2020). Qui è possibile trovare prodotti disinfettanti presenti sul mercato italiano con l’efficacia e il modo d’uso. Si sofferma poi sulla sicurezza di questi prodotti, ricordando che prima di essere venduti sono classificati ed etichettati. L’etichetta conterrà un avvertimento sulla pericolosità del prodotto nel caso sia necessario.

Coronavirus e i prodotti per pulire: la candeggina

Tra i prodotti per pulire ed eliminare il coronavirus c’è la candeggina. È possibile usarla diluita in due litri di acqua per ogni litro di candeggina se la concentrazione è del 1%. Se si tratta di 3% si diluisce in 6 litri di acqua, per il 4% in 8 litri e per il 5% in 10 litri.

Per questa operazione è meglio utilizzare i guanti. È meglio non unire la candeggina con l’ammoniaca o con altro che non sia acqua. L’eccezione può essere il detersivo quando si fa il bucato.

Prima di utilizzare questa soluzione è meglio pulire la superficie con acqua e detergente. Dopodiché è bene lasciare agire per 10 minuti prima di risciacquare.

La candeggina può corrodere il metallo nel tempo. È consigliabile non prendere l’abitudine di pulire i rubinetti e altri oggetti in acciaio inossidabile. È necessario risciacquare le superfici con acqua dopo la disinfezione per evitare che vengano rovinate.

Oltre alla candeggina liquida, puoi utilizzare la candeggina in pastiglie che si dissolvono in acqua. È possibile trovarle su amazon e basta seguire le istruzioni sull’etichetta.

Alcool isopropilico

Le soluzioni alcoliche con almeno il 70% rientrano nei prodotti per pulire la casa contro il coronavirus. Per prima cosa è necessario pulire la superficie con acqua e detergente. Dopodiché applica la soluzione alcolica non diluita e lasciala riposare per almeno 30 secondi. L’alcool, in genere, è sicuro per ogni superficie, ma può scolorire alcuni tipi di plastica.

Perossido di idrogeno

Il perossido di idrogeno domestico (3%) è un prodotto efficace contro il rhinovirus che causa il comune raffreddore. Questo è più difficile da eliminare e perciò dovrebbe essere in grado di abbattere il coronavirus. Spruzzalo sulla superficie da pulire e lascialo riposare per almeno un minuto.

Il perossido di idrogeno non è corrosivo, quindi è possibile usarlo su superfici metalliche e non necessita di essere risciacquato. Però, come la candeggina, può scolorire i tessuti.

Smaltimento rifiuti tatuatori

Se hai uno studio di tatuaggi saprai che lo smaltimento rifiuti dei tatuatori è una cosa fondamentale. Vediamo come funziona.

Smaltimento rifiuti tatuatori

La gestione dei rifiuti sanitari coinvolge tutte le attività necessarie per gestirli in modo adeguato. Infatti lo smaltimento rifiuti dei tatuatori deve rispettare le normative vigenti.

Quando parliamo di smaltimento dei rifiuti sanitari, la prima cosa che viene in mente sono ospedali e strutture sanitarie. Esistono però altri settori non direttamente associati al settore sanitario che creano questo tipo di rifiuti nel corso delle loro giornate.

Lo studio di tatuaggi è tra questi. L’ago per tatuaggi entra a contatto con i fluidi corporei. Altri potenziali oggetti includono bisturi chirurgico (per i piercers), oggetti taglienti, medicazioni sterili e guanti. Ciò che li trasforma i rifiuti sanitari è il fatto che entrino in contatto con il sangue del cliente.

Rifiuti speciali

A differenza di altri tipi di rifiuti, lo smaltimento rifiuti dei tatuatori è più complesso. Questi producono alcuni rifiuti identificati con il codice CER 180103, considerati dunque pericolosi.

Oltre all’attrezzatura appuntita, anche gli inchiostri devono essere smaltiti in modo adeguato. Si tratta infatti di materiale potenzialmente infettivo. Alcuni problemi come malattie polmonari, problemi agli occhi e dolori articolari, sono stati collegati ad agenti patogeni presenti negli inchiostri contaminati. Occorre sapere bene come muoversi e il giusto processo da seguire.

Grazie al Decreto “Salva Italia” del 2016, la gestione di questi rifiuti si è semplificata di molto. Infatti non richiede più la compilazione del questionario di carico e scarico, del Mud e del formulario di trasporto rifiuti.

Smaltimento rifiuti tatuatori: conformità dei rifiuti

Il corretto smaltimento dei rifiuti dei tatuatori è una componente fondamentale. Ogni tatuatore o proprietario dello studio dovrebbe essere molto attento a questa parte. Se gli strumenti non vengono disinfettati in modo corretto o smaltiti nel modo giusto, i clienti e il personale potrebbero essere esposti a malattie come HIV o l’epatite. Queste possono diventare fatali.

Se si seguono le giuste pratiche, il rischio d’infezione è molto basso.

Qualsiasi posto che crea rifiuti a rischio infettivo possono evitare rischi per la salute e per l’ambiente affidandosi ad aziende specializzate.

Smaltimento privato

Se il volume dei tuoi rifiuti non supera i 30 kg al giorno, lo smaltimento privato può essere la tua soluzione. È necessario però iscriversi alla Sezione Regionale dell’Albo Gestori Ambientali. La domanda di iscrizione deve essere presentata alla sezione regionale o provinciale a cui è legata la sede dell’attività. È possibile utilizzare la modalità telematica mediante l’apposito portale.

La domanda deve contenere, oltre alla sede, le caratteristiche dei rifiuti, gli estremi identificativi e l’idoneità dei mezzi di trasporto utilizzati.

Smaltimento rifiuti tatuatori: aziende specializzate

Per lo smaltimento di rifiuti dei tatuatori, la soluzione più comoda è affidarsi ad un’azienda specializzata. Queste sono autorizzate al trasporto dei rifiuti speciali e permettono una gestione più completa e priva di pericoli rispetto a quella privata. Non sarà necessario l’affitto o l’acquisto di un mezzo apposito e tutto sarà gestito a norma di legge. Questo tipo di aziende gestisce in autonomia il ritiro evitando spostamenti da parte del cliente.

Uno smaltimento scorretto potrebbe mettere a rischio l’attività, l’ambiente e la salute del personale e dei clienti. Servizi di raccolta dei rifiuti, il trasporto, lo smaltimento e la formazione sulla conformità aiutano a garantire un ambiente protetto.